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La città Mostropoli, abitata da mostri di ogni genere, ha bisogno di elettricità, che viene ricavata dalla centrale elettrica cittadina. Questa centrale converte le urla di terrore dei bambini umani in elettricità. I dipendenti devono spaventare i bambini giungendo nelle loro camere attraverso delle porte, che conducono nella dimensione degli umani. Sullivan, protagonista assieme all'amico Mike, è un mostro che spaventa i bambini. Si contende il titolo di miglior spaventatore con Randall, un camaleonte con 6 arti, capace di mimetizzarsi così velocemente da diventare praticamente invisibile. I mostri hanno a loro volta una grande paura degli umani, dato che li considerano contaminati, e hanno il terrore di venire a contatto con i bambini e i loro oggetti. Un giorno, finito il turno, Sullivan nota una porta che non è stata ritirata, prova ad entrare e permette a una bambina, Boo, di penetrare nel mondo dei mostri. Sullivan e Mike la portano a casa, tuttavia scoprono che non è affatto pericolosa o contaminata. Comunque gli altri mostri hanno paura della bambina e il direttore della centrale Waternoose, in cospirazione assieme a Randall, spediscono Sullivan e Mike in Tibet. Dopo essere rientrato a Mostropoli grazie a una porta aperta, Sullivan tenta di riportare la bambina a casa cercando la sua porta tra le migliaia presenti, tuttavia la bambina viene rapita da Randall, che ne vuole estrarre gli urli in modo malvagio. Dopo aver spedito Randall negli umani Waternoose viene arrestato dalla polizia e la porta che conduce a Boo viene distrutta dopo aver rimandato la bambina a casa. Sullivan diviene il direttore della centrale, scoprendo che le risate dei bambini producono molta più energia delle urla, quindi i mostri diventano pagliacci, giocolieri per far ridere. L'amico Mike riesce a recuperare i frammenti della porta di Boo, e dopo aver aggiunto l'ultimo tassello in possesso di Sullivan, la porta si riattiva e può rincontrare Boo.